GAY E EDUCAZIONE SESSUALE

Negli ultimi giorni ho avuto modo di esaminare con attenzione un documento estremamente interessante dell’Ufficio Regionale per l’Europa della Organizzazione Mondiale della Sanità (Centro federale per l’educazione alla salute), intitolato STANDARD PER L’EDUCAZIONE SESSUALE IN EUROPA. 

http://www.bzga-whocc.de/?uid=072bde22237db64297daf76b7cb998f0&id=Seite4486

L’edizione italiana è promossa dalla FISS (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica). Il documento è del 2010 e, dopo aver presentato un panorama dell’educazione sessuale in Europa, definisce gli standard che dovrebbero essere seguiti per l’educazione sessuale come sono andati maturando attraverso le attività di educazione sessuale già funzionanti in Europa e attraverso i contributi scientifici delle molte discipline interessate.

La lettura di questo saggio mi ha portato a riflettere sull’enorme bisogno di educazione sessuale e sulla risposta sostanzialmente nulla delle istituzioni pubbliche, almeno in Italia. L’educazione sessuale viene di fatto delegata al gruppo dei pari, alle istituzioni religiose e anche, ormai su larga scala, alla pornografia.

Una educazione sessuale seria, costruita sulla base delle indicazioni provenienti da specialisti di varie discipline, non legata a insegnamenti di tipo confessionale e rispettosa dei diritti sessuali delle persone è uno dei pilastri per il miglioramento non solo della condizione degli omosessuali ma per l’incremento del benessere personale e collettivo di tutti.

Sottolineo che l’educazione sessuale deve essere aconfessionale e obbligatoria, nel senso che non deve essere consentito per nessuna ragione ai genitori di intervenire per chiedere la dispensa dei figli dalla partecipazione alle attività educative, perché questo sarebbe una lesione dei diritti dei figli in nome delle convinzioni dei genitori.

Moltissimi ragazzi, gay e non solo, hanno avuto modo si sperimentare l’assoluta impreparazione dei docenti nell’impartire una seria educazione sessuale e addirittura la presenza di atteggiamenti preconcetti e discriminatori.

L’insegnamento di contenuti tipici della educazione sessuale è spesso veicolato attraverso altre discipline sulla base del sentire personale dei docenti e senza nessuna base scientifica, molti hanno rilevato che le lezioni di religione si trasformano spesso in spazi di educazione sessuale indiretta. Una educazione sessuale seria potrebbe avere un impatto sociale fortissimo, non solo nella riduzione delle malattie sessualmente trasmesse, delle gravidanze indesiderate in età adolescenziale e del bullismo, ma nel migliorare la relazionalità sessuale e affettiva delle persone, nel metterle in grado di fare le loro scelte sulla base di una informazione scientifica obiettiva, nel favorire un atteggiamento di serenità rispetto al piacere sessuale, nell’aumentare l’autostima e il senso di responsabilità. Il fatto che la sessualità diventi, per i gruppi di adolescenti e spesso anche per gli adulti, oggetto di ridicolo e di barzelletta è il segno della immaturità nell’affrontare questi argomenti.

Il documento al quale ho fatto riferimento, proprio perché è rivolto a tutti, elabora un progetto di carattere generale.

Questo post rappresenta una concreta proposta. Vi invito a leggere il documento e a segnalare le vostre passate e presenti esigenze di educazione sessuale.

Potete aggiungere un commento a questo post oppure inviare una mail all’indirizzogayproject@ymail.com

In particolare vi invito a segnalare:

1) Se avere ricevuto qualche forma di educazione sessuale e da quali fonti.

2) Se la scuola vi ha dato qualche forma di educazione sessuale.

3) Che cosa vi è mancato di più in termini di educazione sessuale.

Ovviamente ciascuno può scrivere quello che crede giusto anche al di là di queste indicazioni. Io cercherò via via di riassumere quanto emerge dalla discussione per definire delle linee guida di una educazione sessuale che sia utile anche ai non eterosessuali e non li discrimini.

L’intenzione è quella di precisare degli standard per l’educazione sessuale relativi alla sessualità non etero.

Come primo contributo, riporto qui di seguito il cap. 2 del documento citato all’inizio dal quale estraggo tre definizioni che possono essere la base del lavoro successivo.

_________

2. Sessualità, salute sessuale ed educazione sessuale – definizioni e concetti

I concetti di sesso, sessualità, salute sessuale, diritti sessuali e i concetti direttamente interrelati vengono, in una certa misura, interpretati in modo differente in diversi paesi o culture.

Anche quando sono tradotti in altre lingue può accadere che vengano intesi diversamente. Sono perciò necessari dei chiarimenti su come questi termini vengono utilizzati nel presente documento.

Nel gennaio 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’ambito di un’iniziativa più ampia, ha indetto una riunione tecnica di consultazione allo scopo di definire alcuni di questi concetti, per i quali non esistevano definizioni concordate a livello internazionale. Dalla riunione scaturirono definizioni operative dei concetti di sesso, sessualità, salute sessuale e diritti sessuali. Quantunque non siano ancora diventate definizioni ufficiali dell’OMS, queste definizioni si trovano sul sito web dell’OMS e il loro utilizzo va incrementando. Anche nel presente documento esse vengono utilizzate come definizioni operative.

“Sesso” : si riferisce alle caratteristiche biologiche che in generale definiscono un essere umano come femmina o maschio, sebbene nel linguaggio comune con tale termine si intenda spesso l’attività sessuale.

“Sessualità”: come concetto esteso, essa è definita, concordemente alla definizione operativa OMS, nel modo seguente: “La sessualità umana è una parte naturale dello sviluppo umano in ogni fase della vita ed include componenti fisiche, psicologiche e sociali […]”.

Una definizione più estensiva, suggerita dall’OMS, recita:

“La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”

Per una serie di ragioni quest’ultima definizione è molto utile: sottolinea che la sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano, che non è limitata a determinate fasce di età, che è strettamente connessa al genere, che comprende vari orientamenti sessuali e che va ben oltre la riproduzione.

Questa definizione chiarisce altresì che la “sessualità” comprende ulteriori elementi oltre a quelli meramente comportamentali e che essa può variare in grande misura a seconda dell’influenza di un’ampia gamma di fattori. Indirettamente, questa definizione indica anche che l’educazione sessuale deve essere intesa come riguardante aree molto più ampie e variegate della sola “educazione relativa al comportamento sessuale”, con la quale, sfortunatamente, viene talvolta erroneamente confusa.

“Salute sessuale”: questa è stata inizialmente definita in una riunione tecnica dell’OMS nel 1972

“La salute sessuale è l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuale in modalità positivamente arricchenti e che valorizzano la personalità, la comunicazione e l’amore”.

Sebbene sia alquanto datata, questa definizione viene ancora utilizzata di frequente. Nel corso della consultazione tecnica OMS del 2002 è stata concordata una nuova proposta di definizione, che recita:

“La salute sessuale è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale relativo alla sessualità; non consiste nella semplice assenza di malattie, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di ogni essere umano devono essere rispettati, protetti e soddisfatti.”

Questa bozza di definizione non solo enfatizza la necessità di un approccio positivo, il piacere come aspetto essenziale e la nozione che la salute sessuale comprende non solo aspetti fisici ma anche emotivi, mentali e sociali, ma mette in guardia rispetto a possibili elementi negativi e per la prima volta menziona l’esistenza dei “diritti sessuali” – due tematiche quasi totalmente assenti nella definizione del 1972. Inoltre, l’attenzione non è incentrata sui potenziali elementi negativi come sovente accade nella letteratura di settore riferita ad HIV e AIDS. In breve, si tratta di una definizione equilibrata.

La salute sessuale è uno dei cinque aspetti essenziali della Strategia globale per la salute riproduttiva approvata dall’Assemblea Generale dell’OMS nel 2004.

Va evidenziato che fin dai primi anni ‘50 l’OMS ha definito e affrontato la “salute” in modo molto ampio e positivo, riferendosi ad essa come a un “potenziale umano” e non meramente come assenza di malattia, includendo non solo aspetti fisici ma anche emotivi, mentali, sociali ed altri ancora. Per queste ultime ragioni, si ritiene che le definizioni dell’OMS siano accettabili e utili basi di partenza per un dibattito sull’educazione sessuale. Pertanto, in questo documento è utilizzato il termine “salute sessuale” che però comprende anche il significato e la nozione di “benessere sessuale”. La salute sessuale non è influenzata solo da fattori individuali, ma anche di tipo sociale e culturale.

“Diritti sessuali”: comprendono in particolare il diritto all’informazione e all’educazione.

Come si è detto in precedenza, la riunione OMS del 2002 ha prodotto anche una proposta di definizione di diritti sessuali che recita:

“I diritti sessuali comprendono diritti umani che sono già riconosciuti da leggi nazionali, dalle carte internazionali sui diritti umani e da altre dichiarazioni di consenso.

Essi comprendono il diritto di tutti gli esseri umani, liberi da coercizione, discriminazione e violenza, a:

– il più alto livello raggiungibile di salute sessuale, comprendendo l’accesso ai servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva;

– ricercare, ricevere e divulgare informazioni relative alla sessualità;

– l’educazione sessuale;

– il rispetto per l’integrità fisica;

– scegliere il proprio/la propria partner;

– decidere se essere o meno sessualmente attivi;

– relazioni sessuali consensuali;

– matrimonio consensuale;

– decidere se, e quando, avere figli;

– ricercare una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole.

L’esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutti gli esseri umani rispettino i diritti altrui.”

Quantunque si tratti solo di una proposta di definizione, essa è utilizzata come base di partenza nel presente documento, in quanto si ritiene che gli elementi presenti abbiano una larga base di consenso in tutta Europa. Inoltre, è importante sottolineare che tale definizione menziona esplicitamente il diritto all’informazione e all’educazione.

A questo punto del discorso è comunque necessaria un’avvertenza. Ovviamente alcuni diritti di cui sopra sono stati pensati in riferimento ad una persona adulta e pertanto non tutti valgono automaticamente per bambini e adolescenti. Ad esempio, è chiaro che temi come il matrimonio consensuale o il diritto di decidere sulla procreazione non sono ancora pertinenti per bambini o giovani adolescenti.

Il diritto del bambino all’informazione è stato altresì riconosciuto dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’ONU, che ha visto la luce nel 1989 e da allora è stata ratificata dalla maggioranza degli Stati. La Convenzione afferma chiaramente il diritto alla libertà di espressione e il diritto di ricercare, ricevere e divulgare informazioni e idee di ogni natura (articolo 13); l’articolo 19 indica il dovere degli Stati di adottare delle misure educative per proteggere i minori, inter alia, dall’abuso sessuale.

_____________________

In estrema sintesi si potranno adottare le seguenti definizioni conformi alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale di Sanità:

DEFINIZIONI DEI TERMINI FONDAMENTALI

SESSO” : si riferisce alle caratteristiche biologiche che in generale definiscono un essere umano come femmina o maschio, sebbene nel linguaggio comune con tale termine si intenda spesso l’attività sessuale.

La SESSUALITÀ umana è una parte naturale dello sviluppo umano in ogni fase della vita ed include componenti fisiche, psicologiche e sociali.”

La SESSUALITÀ è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali.”

La SALUTE SESSUALE è l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuale in modalità positivamente arricchenti e che valorizzano la personalità, la comunicazione e l’amore”.

La SALUTE SESSUALE è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale relativo alla sessualità; non consiste nella semplice assenza di malattie, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di ogni essere umano devono essere rispettati, protetti e soddisfatti .”

I DIRITTI SESSUALI comprendono diritti umani che sono già riconosciuti da leggi nazionali, dalle carte internazionali sui diritti umani e da altre dichiarazioni di consenso.

Essi comprendono il diritto di tutti gli esseri umani, liberi da coercizione, discriminazione e violenza, a:

– il più alto livello raggiungibile di salute sessuale, comprendendo l’accesso ai servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva;

– ricercare, ricevere e divulgare informazioni relative alla sessualità;

– l’educazione sessuale;

– il rispetto per l’integrità fisica;

– scegliere il proprio/la propria partner;

– decidere se essere o meno sessualmente attivi;

– relazioni sessuali consensuali;

– matrimonio consensuale;

– decidere se, e quando, avere figli;

– ricercare una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole.

L’esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutti gli esseri umani rispettino i diritti altrui.”

__________

Se volete, potete partecipare alla discusccione di quetso post aperta sul Forum di Progetto Gay:

http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=23&t=3326

GAY, MASTURBAZIONE E PIACERE SESSUALE – UNA VISIONE LAICA

Riporto qui di seguito, in traduzione mia, una parte di un importantissimo studio che potete leggere integralmente in Inglese sul sito della Organizzazione Mondiale di Sanità:
Sexual Health for the Millennium. A Declaration and Technical Document” una pubblicazione della World Association for Sexual Health.

http://www2.paho.org/hq/dmdocuments/2010/Sexual%20Health%20for%20the%20Millennium.pdf
Il brano è tolto dal Capitolo 8 “Achieve Recognition of Sexual Pleasure as a Component of Well-being” pp.135-138.
_______

IL PIACERE SESSUALE NEL CONTESTO STORICO

Durante gran parte della storia umana, l’amore appassionato e il desiderio sessuale sono stati visti come pericolosi, una minaccia per l’ordine sociale, politico e religioso (Hatfield & Rapson, 1993). Durante il periodo storico attuale, la religione e la medicina hanno avuto influenze potenti sulle norme sociali per la salute sessuale e il comportamento sessuale (Hart & Wellings, 2002) e per alcuni aspetti importanti queste istituzioni hanno ereditato e continuato la tradizione di considerare il desiderio sessuale, e per estensione il piacere, con vari gradi di sospetto.

Non è possibile fare generalizzazioni sulla misura in cui le grandi religioni hanno seguito prospettive o “sesso-negative” o “sesso-positive” verso il piacere e la sessualità. Tuttavia, si può dire che, in vari periodi storici, molte religioni, compreso il Cristianesimo e l’Islam si sono concentrate sugli aspetti riproduttivi e la funzione della sessualità. Di conseguenza, esse hanno perseguito forme di controllo severo sui comportamenti sessuali, in particolare al di fuori del matrimonio tra un uomo e una donna, e sui comportamenti che non portano alla riproduzione (ad esempio la masturbazione) e hanno visto il piacere sessuale, in particolare quello delle donne e degli omosessuali, sia uomini che donne, con disprezzo (Per un’ampia documentazione e una seria analisi delle prospettive religiose verso la sessualità nel corso della storia vedere Bullough, 1980, Hawkes, 2004).

Numerosi studiosi hanno documentato il disprezzo per il piacere sessuale, espresso da teologi cristiani e da istituzioni cristiane per gran parte della storia della Chiesa (ad esempio, Pagels, 1988). La masturbazione, in particolare, è stata un argomento controverso proprio perché il suo scopo primario è quello di produrre piacere (Coleman, 2002)La ricerca sulla masturbazione ha indicato che, contrariamente alle credenze tradizionali, la masturbazione è un comportamento sessuale comune collegato a indicatori di salute sessuale. Anche se non ci sono indicazioni negative per la salute associate con la masturbazione, essa è in grado di generare emozioni fortemente negative o positive per molti individui a seconda della interazione tra gli atteggiamenti sociali prevalenti e gli atteggiamenti e comportamenti individuali (Coleman, 2002).

In realtà, la ricerca ha indicato che la masturbazione inizia presto ed è una parte importante di un sano sviluppo sessuale (Langfeldt, 1981). Spesso è un marker di sviluppo sessuale (Bancroft, Herbenick, D., & Reynolds, 2002). Molti giovani conoscono il proprio corpo e fanno esperienza della loro reattività sessuale attraverso la masturbazione (Atwood & Gagnon, 1987). La masturbazione continua anche per tutta la durata della vita. Per esempio, molti adulti continuano a masturbarsi anche se sono sposati e hanno accesso immediato al rapporto sessuale (Laumann et al., 1994). La masturbazione può anche aiutare le persone anziane che non hanno un partner a disposizione a mantenere la funzione e l’espressione sessuale (Leiblum & Bachmann, 1988). La masturbazione è anche una sicura alternativa a comportamenti che comportano un rischio di infezioni a trasmissione sessuale, compreso l’HIV. I benefici della masturbazione sono illustrati dal largo consenso che essa riceve nella terapia sessuale come un mezzo per migliorare la salute sessuale dell’individuo e/o della coppia (Heiman & LoPiccolo, 1988; Leiblum & Rosen, 1989; Zilbergeld, 1992).

Affrontare masturbazione nell’ambito della programmazione e della promozione della salute sessuale può essere difficoltoso. Tuttavia i dati disponibili indicano che la masturbazione è importante e necessaria anche come argomento all’interno della promozione globale della salute sessuale.

Vi è la necessità di ulteriori ricerche includano lo sviluppo di teorie e la verifica di ipotesi circa l’impatto della masturbazione sull’autostima, sull’immagine del corpo, sulla funzione sessuale, sulla soddisfazione sessuale e sulla efficacia dell’integrazione alla educazione alla masturbazione nell’ambito dei programmi di promozione della salute sessuale.

Si deve notare che vari gruppi, provenienti da una varietà di fedi religiose, stanno manifestando prospettive positive e progressive verso il piacere e la sessualità. Tuttavia, si deve anche riconoscere che l’eredità di una interpretazione in gran parte negativa del piacere sessuale proveniente da molte istituzioni religiose è ancora ben viva oggi e continua ad ostacolare la il riconoscimento del piacere sessuale negli sforzi di promozione della salute in molte parti del mondo, in particolare se il piacere sessuale è vissuto in un contesto contrario a particolari norme religiose di condotta sessuale. Per quanto riguarda gli sforzi internazionali volti a promuovere la salute sessuale, l’alleanza degli Stati Uniti, del Vaticano e degli stati conservatori musulmani e cattolici in opposizione al riconoscimento di diversi diritti sessuali, compresi quelli relativi al piacere, è la testimonianza della continua influenza delle forze religiose conservatrici nella formazione delle politiche relative alla salute sessuale (Ilkkaracan, 2005).

Dalla seconda metà del 19° secolo, la medicina e la scienza medica hanno, in particolare nel mondo occidentale, esercitato autorità notevole sulla sessualità e anche qui troviamo che il piacere sessuale è stato spesso visto come patologia. Come Hart e Wellings (2002) suggeriscono “La lunga tradizione di rappresentare la malattia come una punizione per il peccato è continuata quando il comportamento sessuale è stato medicalizzato e trasformato in morbilità” (p. 896). Per esempio, la masturbazione, il desiderio omosessuale e il palese interesse sessuale, soprattutto se espresso dalle donne sono stati considerati fino a poco tempo fa dalla medicina come sintomatico di malattia psichiatrica e perversione.

Sebbene la medicina contemporanea e alcune istituzioni religiose abbiamo girato l’angolo nel riconoscere gli aspetti positivi e i benefici della espressione sessuale, molti tracce della propensione a concentrarsi sui risultati negativi della espressione sessuale sono ancora ben evidenti. “Il discorso pubblico di oggi circa la sessualità è quasi esclusivamente sui rischi e i pericoli: abuso, dipendenza, disfunzione, infezione, pedofilia, gravidanze adolescenziali, la lotta delle minoranze sessuali per i loro diritti civili” (Planned Parenthood Federation of America [PPFA], 2003. p. 1).

Anche se, nella maggior parte delle culture, il desiderio sessuale e il piacere ricevono la loro approvazione nel più ampio contesto di una relazione, il desiderio sessuale e il piacere sono sempre più visti come aspetti intrinsecamente positivi e gratificanti dell’esperienza umana. Mentre una preoccupazione relativa al piacere sessuale è talvolta considerata come una preoccupazione decadente di una cultura laica occidentale, è importante notare che diverse culture hanno tradizioni forti per l’affermazione piacere sessuale. Per esempio, all’interno della cultura brasiliana il concetto di “tudo” o “tutto” si riferisce al mondo di esperienze erotiche e piaceri (de Freitas, de Oliveira, e Rega, 2004).

In effetti, un discorso contemporaneo concernente il piacere può essere trovato in molte culture non occidentali. Per esempio, in Turchia, cioè in un paese che non è certo noto per la sua affermazione del piacere sessuale delle donne, è stato effettuato un programma di base che ha sottolineato il piacere sessuale come diritto umano delle donne (Ilkkaracan & Seral, 2000). Organizzazioni come il Centro Risorse sulla sessualità del sud e sud-est asiatico (Patel, online) ha sollevato la questione del piacere nel contesto della salute sessuale. Dalla loro revisione delle prospettive storiche e inter-culturali sull’amore appassionato e sul desiderio sessuale, Hatfield e Rapson (1993) concludono che il corso della storia è nella direzione di “… una crescente accettazione dell’amore appassionato e del desiderio sessuale come sentimenti legittimi ed esprimibili “(p. 91).

Il piacere sessuale è necessario e contribuisce al benessere, alla felicità e alla salute

L’amore romantico è una caratteristica primaria delle relazioni di coppia e si esprime attraverso la sessualità e la passione sessuale per il partner (Esch & Stefano, 2005). Anche se le differenze sociali politiche ed economiche attraverso il tempo e i luoghi possono notevolmente influire sugli atteggiamenti e sui comportamenti sessuali, la ricerca inter-culturale ha scoperto che le persone, in tutte le società, attribuiscono un grande valore all’essere con un partner per il quale c’è “reciproca attrazione-amore”(Buss et al., 1990). Il desiderio sessuale e il piacere sono incorporati nella caratteristica unitaria e fondamentale della reciproca attrazione tra i partner.

È dimostrato che la condivisione reciproca del piacere sessuale fa aumentare l’attaccamento all’interno della coppia (Weeks, 2002). Come Tepper (2000) scrive per quanto riguarda i diritti trascurati delle persone con disabilità di godere la loro sessualità “Il piacere, è un’affermazione della vita … può dare un senso di connessione con il mondo o di connessione reciproca, può guarire il senso di isolamento emotivo che molti di noi sentono anche se sono socialmente integrati “(p. 288).

In sintesi, il godimento del piacere sessuale gioca un ruolo importante nel contribuire alla costruzione, al mantenimento e la stabilità delle relazioni di coppia e, senza dubbio, la qualità delle relazioni di coppia è fondamentale per la salute e il benessere degli individui e delle famiglie. Mentre il piacere sessuale può essere visto come un fine in sé e per sé, per molti, se non per la maggior parte delle persone, il piacere sessuale si intreccia con sentimenti di intimità e affetto per i loro partner. Il desiderio sessuale e il piacere non solo facilitano la riproduzione, ma funzionano come un meccanismo di coesione sociale per il rapporto di coppia, una struttura di parentela essenziale in tutte le culture del mondo (Fisher, 2002).

Al livello più fondamentale, il piacere sessuale è radicato nella più elementare delle funzioni umane, come è stato riconosciuto dalla psicologia evolutiva. Nel contesto del comportamento adattivo e della sua necessità in continua evoluzione, sembrerebbe che il piacere generato dalla stimolazione sessuale, dall’orgasmo o dal rapporto sessuale potrebbe essere selezionato in funzione evolutiva. Di conseguenza, il piacere può essere visto come un meccanismo efficace e importante di adattamento, la cui funzione è quella di assicurare la procreazione e la sopravvivenza della specie (Esch & Stefano, 2005, p. 182).

Nella misura in cui una società si occupa del benessere e della stabilità delle famiglie in generale, e in particolare delle coppie, è nell’interesse dei politici riconoscere l’importanza del piacere sessuale e attuare programmi di promozione della salute sessuale che riguardano il piacere sessuale come fondamentale per la salute e il benessere individuale e di coppia.

Il recente studio globale sugli atteggiamenti e i comportamenti sessuali (Global Study of Sexual Attitudes and Behaviors) che ha esaminato vari aspetti della salute sessuale in un campione di 27.500 uomini e donne, età compresa tra 40 e 80 anni, provenienti da 29 paesi culturalmente diversi di tutto il mondo, offre una forte evidenza dell’importanza del piacere e della soddisfazione sessuale per la felicità e il benessere degli individui e delle coppie (Laumann et al, 2006:.. Nicolosi et al, 2004). L’indagine ha posto ai partecipanti, tra l’altro, domande circa il grado in cui hanno trovato fisicamente gratificanti le loro relazioni e su quanto sia importante il sesso per la loro felicità generale. Più di tre quarti degli uomini (82%) e donne (76%) sono concordi nel dire che il sesso soddisfacente è essenziale per mantenere un rapporto. Gli autori hanno concluso che, secondo i risultati ottenuti, nonostante le sostanziali variazioni culturali, di norme e di valori sessuali, il benessere sessuale soggettivo è stato associato con la felicità generale negli uomini e nelle donne.

Un Libro Bianco pubblicato dalla Planned Parenthood Federation of America (PPFA, 2003) in collaborazione con la Società per lo Studio Scientifico della sessualità ha raccolto ampie prove scientifiche che dimostrano i benefici per la salute della espressione sessuale. Nel loro insieme, gli studi citati suggeriscono che l’attività sessuale col partner e/o la masturbazione possono essere associate a maggiore longevità, immunità alle malattie, capacità di gestire il dolore, autostima e riduzione dello stress.

In sintesi, il piacere sessuale aiuta a cementare la struttura primaria della relazione di coppia, contribuisce alla felicità generale nella vita degli uomini e delle donne (sia che siano in coppia sia che non lo siamo) e si associa a vari aspetti della salute. Visto in questo modo il piacere sessuale non è cosa frivola o inutile ma è essenziale.
__________
Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progettto Gay:
http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=78&t=3320