GESTIRE UN FORUM GAY

Leggo oggi sul forum STORIE GAY E NON SOLO un commento di Steven riferito alle proposte di Marco relative alla gestione del Forum (post precedente). Il link all’intervento originale è il seguente: http://storiegay.spaces.live.com/blog/cns!5A60249849128BD…
In calce alla trascrizione dell’intervento di Steven aggiungo qualche mia considerazione.
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“Con molta sincerità credo che Marco abbia ragione su alcuni punti mentre su altri non mi trovo.

Penso che lui sbaglia quando parla di sesso e sul fatto di aprire un’ area riservata. Project è stata una persona che mi ha dato e da consigli su come affrontare alcune situazioni, su come comportarsi ma non approfondisce il discorso "sesso" perché un 19enne potrebbe subito fraintendere ed è per questo che le premesse di Project vanno rispettate così come il distacco che lui mantiene nel parlare liberamente di sesso. Io ho 25 anni e ho le mie esperienze e se uno mi parla al primo accenno di sesso esplicito non ci vado a far caso mentre un 18enne (per mancata esperienza) potrebbe fraintendere. Poi circa l’area riservata penso sia una cattiva idea perché nei forum non c’è solo gente pulita che ha voglia di scambiarsi idee, purtroppo c’è anche gente grande di età che potrebbe approfittare della situazione e dare vita magari a discussioni con un secondo fine facendo decadere quel clima soft che si era creato. Ci sono in giro uomini che non fanno altro che raggirare le persone sopratutto i ragazzetti di 16,17,18…anni promettendo loro chissà cosa. Quindi dovremmo ringraziare Project se non ha mai oltrepassato i limiti e se ha creato un forum in cui ci si racconta tutto senza mai scadere nel volgare o sesso esplicito, quello come ha detto lo stesso Marco lo si può trovare ovunque e allora perché non elogiare un forum (quale appunto quello di Project) in cui i ragazzi mantengono quel clima di castità che al nostro tempo si è perso e che dovrebbe essere ricercato.

Sono d’accordo con Marco, invece,su punto n°1 ovvero dove richiede più spiegazioni sul concetto di "Ragazzo Gay" e prevenire quelli che verranno in futuro. Questo perché sui forum ci sono anche i ragazzini che hanno voglia di sapere e di conoscere il mondo gay perché magari non hanno nessuno che li aiuti.
Project volevo proporti io personalmente una cosa che mi sta a cuore, mi piacerebbe trovare sul tuo forum una sorta di "telefono amico" in cui tu o chi per te da consigli sui problemi come la solitudine, l’esclusione dalla società, l’emarginazione dei gay…tutti problemi che magari vengono affrontati dagli altri utenti ma non da una persona esperta. Forse chiedo una cosa irrealizzabile ma così come Marco non esiterebbe a iscriversi se gli crei un’area riservata ad un pubblico adulto, io non esiterei ad iscrivermi sapendo che lì c’è qualcuno a cui posso chiedere aiuto e/o consigli.
A presto CIAOOOOOO!!!
Steven
30 gennaio 19.42”
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Ciao Steven,
stamani, aprendo il blog sono stato contentissimo di trovare questo tuo commento. Come ho avuto modo di scriverti in riposta alla tua precedente, leggere un tuo messaggio mi è graditissimo perché anche se ci si sente poco in termini quantitativi, non si tratta certo di cose poco significative e questo tuo ultimo commento mi fa sentire orgoglioso. Effettivamente con te non mi è mai capitato di parlare di sesso, non certo per un rifiuto a priori ma semplicemente perché non se ne è mai data l’occasione. Con altri ragazzi è successo ma mantenendo una posizione necessariamente esterna e distaccata. Forse proprio per questa ragione, quando mi è capitato di parlare esplicitamente di sesso, non mi sono mai trovato di fronte a nessuna forma di fraintendimento. Quanto all’area riservata del Forum, come ho già detto, non penso sia una buona idea perché il Forum (ma il discorso vale anche per i blog) deve essere uno strumento utile di confronto e di discussione seria, anche su questioni attinenti il sesso, ma viste nel quadro della vita complessiva di un ragazzo gay. I blog e il Forum di Progetto Gay sono ambienti molto selezionati, destinati ad un’utenza seria, la sola idea che possano in qualche modo diventare luoghi di interesse per persone di pochi scrupoli a caccia di ragazzi inesperti mi fa rabbrividire. Cerco di esercitare il massimo controllo sia sui blog che sul Forum per mantenere un’atmosfera di serietà (non di seriosità) e soprattutto perché questi spazi mantengano in pieno la funzione per cui sono stati creati. Si può parlare ovviamente di tutto ma le persone educate sanno farlo in modo adeguato. I ragazzi sono ragazzi, è ovvio, e parlare di sesso è una priorità importante, ma Progetto Gay non è e non dovrà mai essere associato in nessun modo all’idea di porno. Progetto Gay è e vuole rimanere “per tutti” e creare aree con restrizioni di accesso, a mio giudizio, non è conciliabile con lo spirito di fondo del progetto (cosa che, tra l’altro, lo stesso Marco ha riconosciuto ampiamente).

Quanto alle proposte di Marco con le quali sei d’accordo devo dire che sono d’accordo anch’io. Sia per quanto riguarda l’idea di “Ragazzo Gay” che è effettivamente quanto mai vaga, sia per quanto riguarda l’idea di riservare una sezione del forum ad una informazione generale dedicata ai lettori più giovani. Questa ultima proposta, in particolare, penso possa avere una importanza sostanziale notevolissima. E’ una cosa che si può realizzare certamente, ma per metterla in pratica ho bisogno di aiuto ti spiego perché. Io passo in chat con ragazzi gay in media 10 ore ogni giorno, ma talvolta sto in chat tutta la notte e nei giorni di festa non ci sto meno di 15/16 ore, tutto questo mi mette a contatto con la realtà mondo gay in modo molto diretto, ma i miei interlocutori, in genere, non sono non sono ragazzi giovanissimi. L’età media dei ragazzi di progetto gay è tra i 25 e i 26 anni, e questa è anche l’età media dei ragazzi con cui sto in chat, i ragazzi sotto i vent’anni sono pochissimi, i minorenni sono rarissime eccezioni. Mi rendo conto che la coscienza di essere gay si acquisisce in forma più o meno netta molto prima dei 20 anni, ma in sostanza non ho esperienza diretta del contatto con ragazzi gay di quell’età. Ti sarei grato (ma il discorso è esteso a chiunque voglia darmi una mano) se volessi suggerirmi come, in concreto, avviare la cosa. Io posso provare con buona volontà ma ho bisogno di collaborazione.
E adesso vengo all’ultima proposta che, non ti nascondo, non mi sarei mai aspettato. Un’idea simile io non l’avrei mai avuta, ma se me la proponi significa che ha un senso. Mi lusinga molto che tu mi possa considerare una persona esperta ma la parola esperto in genere si dà a persone titolate per svolgere un’attività. Io non sono uno psicologo, non sono un medico, non ho alcun titolo che mi abiliti a dare consigli. Io sono solo un gay anziano che, come tutti, ha una sua particolare e specifica esperienza della vita gay e una sua particolare e specifica visione delle problematiche connesse. La conoscenza che ho del mondo gay si è stratificata negli anni e ultimamente si è arricchita moltissimo tramite le chat che, lo devo confessare, mi hanno portato in diverse occasioni a rivedere talvolta radicalmente le mie precedenti posizioni su questioni anche fondamentali della vita gay. Io devo ringraziare i Ragazzi perché in tantissime cose mi hanno aperto gli occhi. Se questa esperienza, con tutti i caratteri di relatività che si porta appresso, può servire, beh, francamente, io non chiedo di meglio che mettermi a disposizione di chi vorrà contattarmi. In certi giorni, già adesso arrivo alla mattina dopo nottate in chat e ci arrivo stremato, ma cercherò di tenere conto di tutti i possibili impegni anche se, nonostante la buona volontà, non me la sento di garantire a priori quello che un lettore serio può aspettarsi da me. Ricevo in media una o due e-mail “serie” al giorno (spesso anche tre o quattro) e devo rispondere in modo altrettanto serio, poi ci sono le Chat, i Blog, il Forum… bene, con un po’ di buona volontà cercherò di farci entrare anche il “telefono amico”. Ti dico la verità, posso scrivere in una sezione del forum quello che penso, ma in moltissimi casi la cosa che avrebbe più senso sarebbe incontrare le persone in chat in modo da poter parlare con calma. Avvierò certamente una sezione del Forum tipo “Gayproject risponde” e metterò nel post di apertura anche tutte le modalità per contattarmi in chat, ma non pubblicherò il mio contatto MSN direttamente. Però dopo ti devi registrare, ormai me l’hai promesso.
Per il momento ti saluto. Questo messaggio te lo manderò anche per e-mail col solito metodo tramite il tuo space.
Grazie Steven.
Un abbraccio!
Gayproject

CONSIGLI PER IL BLOG E PER IL FORUM DI PROGETTO GAY

Ricevo sulla Mailbox di Alice e pubblico qui il seguente "graditissimo messaggio":
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Ho 19 anni, ho parlato stasera con gayproject su C6. Ci stavo girando a caccia di emozioni, non sesso in video perché non lo farei mai (non per questioni morali ma per paura di essere individuato e di finire su qualche sito a luci rosse). Cliccando gayproject mi aspettavo qualcosa di interessante perché c’è il gay, ma il project proprio non capivo che senso potesse avere. Ho scritto “Ciao”, abbiamo cominciato una conversazione molto prudente, mi ha fatto una strana impressione ma abbiamo continuato a parlare, poi il discorso è finito inevitabilmente su temi gay, ma mi sentivo spiazzato, l’approccio di gayproject era tranquillo, il discorso andava avanti in modo libero ma non somigliava per niente alle solite chat a sfondo erotico. Ho fatto il ragazzo educato (e lo sono), gli ho detto che ho 19 anni e gli ho chiesto la sua età, quando me l’ha detta sono rimasto sconcertato. Io di sesso non parlo praticamente mai con nessuno, parlarne con uno che potrebbe essere mio padre mi avrebbe dovuto imbarazzare ma non era così per niente, ci stavo bene, parlavo con disinvoltura di un sacco di cose di cui pensavo non avrei mai parlato con nessuno. Poi mi ha detto di Progetto Gay e mi ha mandato il link. Qui ho pensato che mi volesse fregare e gli ho chiesto: “Che roba è?” lui ha detto solo: “Vai a vedere, se ti interessa mi rischiami, tanto io resto qui”. Ci siamo salutati. Francamente non sapevo che cosa mi sarei trovato di fronte, poi ho cliccato. All’inizio ero un po’ spiazzato, ho letto qualche post, poi sono andato sul forum e poi ho cominciato a giocare col motore di ricerca interno, tra blog e forum ci sono stato sopra un’oretta, poi ho digitato un messaggio per gayproject, semplicemente “Complimenti è veramente un bel blog!”… ma non mi è arrivata risposta e ci sono rimasto malissimo… la chat l’ho lasciata aperta e mi sono messo a fare altro, se lo volete sapere, a cercare foto di nudo in rete, poi sento il cicalino di C6, gayproject è tornato. Io sono gay e mi ci sono sempre sentito però una vera esperienza del mondo gay non ce l’ho. Insomma abbiamo parlato molto e alla fine mi ha chiesto che cosa si poteva fare a mio parere per rendere il blog e il forum più utili per i ragazzi che li leggono. Io ci ho pensato, un po’ anche sulla base delle cose che abbiamo detto, e ti consiglierei alcune cose.
 
1) cercare di spiegare nel modo più chiaro possibile che cosa intendi per “ragazzo gay”, perché sembra una cosa facile da capire ma in realtà non è chiaro per niente e poi mi piacerebbe moltissimo, per esempio, leggere dei profili dei ragazzi del gruppo, ma fatti da loro, cioè come loro si vedono.
 
2) parlare insieme di sentimenti e di sesso senza tabù. Project, te lo dico senza fingere, secondo me tu dei ragazzi gay hai un’idea troppo sublimata, la metti troppo sul sentimento, di sesso ne parli poco e forse ti sei dimenticato che per un ragazzo gay della mia età è una cosa fondamentale. Adesso però mi devo spiegare meglio. Tu, Project, mi hai detto una cosa che mi ha colpito molto, hai detto che un utente aveva cercato su google successivamente: tenerezza gay, amore gay, nudo gay. Me l’hai detto tu che era bellissimo trovare le tre cose insieme. Ecco sui tuoi blog la tenerezza e l’amore gay ci sono, ma di sesso ne parli in modo astratto. Io da te non voglio pornografia, quella la trovo da tutte le parti, però, poi, non ti lamentare se la gente va a cercare la pornografia perché su un blog come il tuo tu di sesso non parli in modo serio. Capiscimi, ne parli, però che la spinta primaria verso un ragazzo è sessuale (almeno per me è stato sempre così) tu non lo dici. Parliamoci chiaro, dici tante cose giuste, ma non dici che la spinta di base dell’essere gay è il sesso. Io non dico il sesso stupido, il sesso che significa tante cose, anche volersi bene, anche sacrificarsi l’uno per l’altro, però significa soprattutto sesso. Cioè io tutte le questioni sentimentali che dici tu le vivo sì, però solo nei confronti dei ragazzi che mi interessano sessualmente, che non è una cosa teorica, voglio dire proprio che me lo fanno drizzare. Se c’è quello poi c’è pure il resto. L’interesse sessuale immediato è la prima cosa. Ecco questo tu non lo dici, e invece ci vorrebbe. Qualcuno ha scritto del fatto di masturbarsi pensando a un ragazzo, ma così, come se fosse una cosa qualunque e invece diventa quasi un ossessione perché quel ragazzo non lo puoi avere. Io con un ragazzo non ci sono mai stato. Ho letto il post sulla Maleducazione sessuale ma mi sembra assurdo, io penso che, se trovassi il ragazzo giusto, tra noi ci sarebbe una esplosione di sesso senza nemmeno pensarci, solo perché ti viene spontaneo. (questa nota l’ho aggiunta rileggendo… non avrei mai pensato di scrivere cose simili ma scriverle è liberatorio)
 
3) Spingere le persone a parlare in modo libero. Tu hai un forum forumfree, io ho un amico che ne ha uno come il tuo e so che ci dovrebbe essere la possibilità di avere delle sezioni del forum che possono non essere visibili se non ad alcuni utenti. Non ti voglio proporre niente di pornografico però su una sezione ad accesso limitato sarebbe possibile discutere molto più liberamente anche di sesso. Scusa, il discorso che abbiamo fatto oggi non era pornografico è vero che su un forum aperto a tutti quelle cose non si possono dire però su una sezione ad accesso riservato se ne potrebbe parlare benissimo. Io te l’ho detto, ma la tua risposta me la immagino e non ti voglio forzare, però guarda, noi ragazzi tu pensi che di sesso sappiamo tutto, ma non è così, perché parlarne liberamente è impossibile e se poi si tratta di sesso gay ti linciano proprio.Io la mia te l’ho detta. Per il momento non mi registro sul forum, preferisco fare il guardone e spiare quello che ci scrivono gli altri, per dopo non si sa mai… vediamo che succede. Comunque continuerò a leggerlo… una sfida, se apri una sezione riservata per parlare in modo più libero anche di sesso, allora mi registro subito… ma tanto non lo farai!
 
Ciao Project!
 
p.s.: Anche se non ti capisco fino in fondo stai facendo cose buone.
 
Marco
 

Potete aggiungere il vostro commento sul blog oppure sul Forum

 http://progettogay.forumfree.net/?t=24653007

AMORE GAY E INIZIAZIONE SESSUALE

Pubblico anche qui la risposta a un post inserito da Lounge71 sul Forum:
http://progettogay.forumfree.net/?t=24637530
Ciao Lounge71,

quando ho letto il tuo post ho avuto la netta impressione di avere già letto alcune delle espressioni che usi, non ricordavo dove, ma ero certo di averle già lette. Il 15 Gennaio 2008 avevo pubblicato un post “Un diciottenne ama un trentenne”

http://progettogay.myblog.it/archive/2008/01/15/un-gay-di…
Survived lo aveva letto e la sera stessa ci eravamo trattenuti a discutere sul contenuto di quell’intervista. Ho visto, dalle risposte al tuo post, che Survived ha notato le analogie tra il tuo post e quella intervista e sono andato a rileggerla ed effettivamente le analogie nella prima parte sono effettivamente strettissime, fino all’uso delle stesse espressioni. O il post ti è rimasto particolarmente impresso o hai cercato di interpretare la vicenda di cui parli sulla base quello che il diciottenne dell’articolo ha dichiarato. Quella intervista evidentemente per te ha avuto un senso. Alla fine della lettura del tuo post l’ho riletto una seconda volta per non perdere il senso dei dettagli. Il tema che hai affrontato è un tema di interesse notevole per i gay, perché le relazioni importanti tra ragazzi giovani e uomini più avanti negli anni sono piuttosto frequenti e risentono spesso di condizionamenti pesanti non tanto di tipo ambientare quanto interni alla coppia. A parte ogni valutazione sulla maturità del ragazzo più giovane, per un 37enne un ragazzo di 22 anni ha certamente un’attrattiva fortissima, tanto più se il 37enne è solo e il 22enne è in cerca di affetto nel senso serio del termine. Quindici anni di distanza non sono tantissimi e rendersi conto che l’ostacolo “età” può essere superato e che il contatto affettivo può arrivare anche ad un coinvolgimento sessuale vero e proprio mette in moto la mente di un 37enne che, con tutte le remore possibili e immaginabili, si trova di fronte ad un’occasione che può risultare unica e irripetibile. Perdonatemi il tono esplicito, ma per un uomo gay di 37 anni fare l’amore con un ragazzo di 22 è un’esperienza dall’attrattiva fortissima. Il 37enne ha in una situazione del genere l’idea di recitare il ruolo di protagonista, di sentirsi un po’ un maestro e la disparità dei ruoli gli sembra particolarmente gradevole, perché si sente investito di autorevolezza e, trattandosi di questioni relative alla sessualità, di un prestigio assolutamente unico rispetto a un ragazzo tanto più giovane di lui. Per il 22enne la cosa è diversa, se il 37 è una persona seria, il 22enne sa di potersene fidare, può chiedergli consiglio, in qualche modo può affidarsi a lui con la sicurezza di non essere messo in difficoltà. La confidenza può arrivare al punto che tra i due si può creare un contatto sessuale esplicito ma, da quello che vedo in situazioni analoghe che, lo ripeto, non sono affatto cose rarissime, sono portato a pensare che questi rapporti restino comunque condizionati dal fatto di essere in sostanza delle vere forme di iniziazione, che possono anche durare per un po’, ma non sono comunque destinate alla definitività di un vero rapporto d’amore. Queste forme di iniziazione, che possono avere aspetti gradevolissimi e importanti da tutti i due i punti di vista, non sono deboli rapporti d’amore, ma sono sostanzialmente un’altra cosa; nessuno dei due, fin dall’inizio, crede realmente che la storia che sta vivendo sarà quella definitiva o quella determinante. E quando il rapporto si interrompe perché il ragazzo più giovane se ne va per la sua strada, l’adulto non ci resta male e non si sente tradito, perché il più giovane ha il diritto assoluto di essere se stesso. Questo tema è tratteggiato in un romanzo che credo di poter definire il più bel libro che ho letto sulla vita gay: “Another country” di James Baldwin. Vi rimando ad un vecchio post che tratta di questo libro. Potrete notare che la tematica è strettamente affine a quella del post di Lounge71.http://progettogay.myblog.it/tag/AMORE+GAY+IN+JAMES+BALDW…

GAY E MALEDUCAZIONE SESSUALE

Senti io la registro, va bene, però prima della storia fammi spiegare un po’ di che si tratta, se no può sembrare una cosa strana e io ci faccio una figura che non mi piace. Se la dovessi definire la chiamerei la storia del mio risveglio… adesso non mi dire che la faccio lunga ma devo partire dall’inizio, se no non capiscono niente. Io adesso ho 30 anni e c’è una cosa che mi ha sempre condizionato molto pesantemente e mi ha fatto perdere, secondo me, le emozioni più belle che un ragazzo può provare… lo so che non avete ancora capito un cavolo, ma mi ci sto avvicinando. Insomma la mia educazione sessuale è avvenuta al 100% sui film porno, sui siti porno (anche a pagamento e ci ho buttato parecchi soldi!). Diciamo che io dai 15/16 anni ho fatto solo queste cose. Un momento! Non è la cosa in sé che non mi piace, in fondo lo fa tanta gente… però per me, in un certo senso… la realtà era quella. Cioè io un ragazzo gay vero non lo avevo mai visto, ma non solo a 15/16 anni ma nemmeno a 20, sulle chat non ci bazzicavo proprio, la tentazione era grossissima però non ci sono mai andato. Negli ultimi anni poi avevo riempito interi hard disc di film porno, me li ero imparati a memoria. Voi potete dire; ma perché ce lo vieni a raccontare a noi… sono ca..i tuoi… Un momento… se voi gli amici gay li avete avuti la storia mia non la potete capire, perché voi c’avevate un riscontro diretto, cioè voi lo sapete che cosa è un ragazzo gay… io invece non lo sapevo e piano piano, a forza di vedere film gay, mi sono messo in testa che un ragazzo gay fosse più o meno un attore di film porno e piano piano a forza di masturbarmici sopra mi sono convinto che la vita gay fosse quella e quando io pensavo a un ragazzo, cioè ci facevo sopra le mie fantasie erotiche, me lo immaginavo proprio come in un film… E’ questo che volevo dire… quei modelli erano diventati i modelli della mia fantasia erotica… Prendetemi per pazzo o per il cretino del villaggio ma per me era proprio così e io di fatto ho incontrato il primo ragazzo gay in carne e ossa a 23 anni… insomma io sapevo che lui era gay e lui non sapeva di me e a me è venuta l’idea di provarci come in una scena che avevo visto in un film porno. Io sono un ragazzo niente male, me lo dicono tutti, cioè le ragazze mi corrono appresso anche adesso, figuratevi allora… insomma. Era d’estate, lui faceva parte della mia comitiva, stavamo in costume da bagno io e lui in un posto un po’ appartato, lui stava prendendo il sole a occhi chiusi… insomma io la tentazione di provarci di brutto proprio come nel film ce l’avevo e pensavo che le cose sarebbero andate proprio come nel film… poi il coraggio non ce l’ho avuto e mi sono avvicinato piano piano e ho solo provato a baciarlo… Mi s’è rivoltato contro con una filza di parolacce che non ve la potete immaginare, allora io gli ho detto: “Io lo so che sei gay e sono gay anche io”. Mi ha risposto con un sonorissimo vaffan..! Io non mi sono fatto spaventare e ho cercato di metterlo spalle al muro con la forza, un po’ come nel film, ma lui m’ha dato un calcio nei coi..ni che se ci ripenso me li potevo pure essere giocati. Mi sono allontanato e gli ho detto… “Ma non sei gay… i gay non fanno così!” … e me ne sono dovuto scappare, però i conti non mi tornavano mica. Un gay come quello meglio perderlo che trovarlo. Poi, col tempo, mi sono comportato meno da cretino… però mica tanto, io in effetti continuavo a pensare che magari al primo approccio bisognava essere un po’ sul vago, però pensavo che una volta che il ragazzo avesse accettato di venire a letto con me, cosa che tra l’altro davo per scontata mentre non era proprio per niente così, almeno a letto sarebbe stato tutto come nei film porno. Con due ragazzi l’approccio è riuscito. Il primo, secondo me, ci sarebbe stato alla grande… insomma, viene a casa mia, io avevo preparato tutto, dalla cenetta alla camera da letto, mangia poco, non vuole bere, si mette seduto in poltrona a vedere la televisione, io lo prendo per un braccio e di dico: “dai… su…” lui mi guarda e mi dice: “Su che?”. Gli dico: “Dai, vieni a letto…” Mi guarda con una faccia stupita e mi dice: “Che?” Io gli ho fatto vedere i muscoli ma mi guardava ridendo come a dire: “Ma che cavolo vuole questo?” Poi gli faccio la domanda critica: “Attivo o Passivo?” Mi guarda e mi dice: “Ma tu ci sei mai stato con un ragazzo?” Gli dico: “No!” e lui mi fa: “Si vede!” Al che non abbiamo fatto niente di quello che avrei voluto fare però m’ha detto un po’ di cose delle esperienze sue… e lui era uno navigato. A me mi sembravano cose così strane, poi gli ho detto “Boh!… mo’ c’ho le idee molto più confuse di prima.” Con l’altro ragazzo almeno un po’ di sesso l’abbiamo cominciato perché qualche cosa della lezione l’avevo imparata, però lui mi guardava stupito, io ho detto. “Vabbe’, andiamo al sodo…” e gli ho detto quello che volevo fare e lui m’ha detto subito: “No!”. Gli dico: ”Come no? Tu sei gay e mi dici di no?… Bello! Ma noi stiamo già a letto insieme e io se voglio ti spezzo (ed era pure uno esile esile)”. Insomma l’ho minacciato per fargli fare quello che volevo. S’è alzato, s’è rivestito e m’ha lasciato così, come un totale imbecille! … Ridendo e scherzando io sono andato avanti ancora un altro po’ con storie del genere e poi ho pensato di trovare sesso a pagamento. Lì non facevano storie ma alzavano il prezzo e la cosa non mi piaceva per niente, manco mi guardavano in faccia… E così sono arrivato a 27 anni… poi ho incontrato Massimo lui aveva quattro anni meno di me… anche con lui ho provato con la solita tecnica ma mi ha detto: “Dai! Cerca di non fare pena! Così sei ridicolo! Lo vedo che sei solo…“ Così è cominciata la mia disintossicazione… adesso mi sta aiutando a crescere, mi coccola un po’ e io sto buono buono, ed è una cosa bella, bellissima, la tenerezza reciproca, l’ascolto reciproco… sono cose bellissime adesso lo capisco ma per disintossicarmi ci ho messo più di dieci anni. Se volere sapere come sono veramente gli altri ragazzi gay non guardate i film porno, quelle cose non c’entrano niente e io l’ho capito solo a 30 anni! Tutto qua… Dai, se vuoi puoi spegnere.

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Se volete, potete partecipare alla discussione di questo post aperta sul Forum di Progetto Gay: http://progettogayforum.altervista.org/viewtopic.php?f=19&t=147&start=0

DUE RAGAZZI GAY DI 18 E 19 ANNI RISCHIANO LA FORCA IN IRAN

Il 23 gennaio 2008 Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, due ragazzi gay di appena 18 e 19 anni, sono stati arrestati a Sardasht, nell’Azerbaijan iraniano. Le autorità usano metodi di tortura fisica e psicologica per ottenere le confessioni delle persone che cadono nelle loro mani, e i due giovani hanno ammesso di amarsi, di avere una relazione sentimentale. La loro confessione è bastata perché il tribunale islamico li rinviasse a giudizio con due accuse gravissime: Mohareb, il reato di chi è "nemico di Allah" e Lavat, sodomia.Il codice penale iraniano prevede la forca per gli omosessuali, che sono considerati "nemici di Allah".Qui sotto c’è il link al sito del gruppo "everyone" tramite il quale è possibile sottoscerivere una petizione per la salvezza di quei due ragazzi. Io l’ho sottoscritta.

FORUM DI PROGETTO GAY

ANNUNCIO:

A DISTANZA DI UN ANNO ESATTO DALL’AVVIO DEL VECCHIO FORUM, ANNUNCIO CHE IN DATA 17 GENNAIO 2009 PROGETTO GAY HA APERTO IL

NUOVO FORUM PROGETTO GAY

http://progettogay.gratisforum.tv/index.php

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TESTO DEL VECCHIO POST
 
L’utilità concreta di un forum come il Forum di Progetto Gay è proporzionale alla quantità di visite che riceve e al numero degli utenti che raccoglie, quindi è necessario che il Forum sia accessibile in modo facile dai motori di ricerca. Attualmente il nostro forum
ha un nome un po’ troppo lungo e complicato “progetto gay forum – gay project forum” cosa che crea difficoltà di indicizzazione per i motori di ricerca. Anche se il cambiare denominazione comporta un’attesa di 7-8 giorni prima di ottenere l’indicizzazione Google con la nuova denominazione, alla lunga un nuovo nome, opportunamente scelto, può portare nuova utenza. Alcuni elementi mi sembrano fondamentali, in particolare la parola forum e la parola gay, che sono irrinunciabili ma essendoci molti forum (frequentatissimi) con denominazioni formate da queste due sole parole, aggiungerei la parola progetto, nella combinazione “PPROGETTO GAY”, tutta in caratteri maiuscoli, che sono molto meglio evidenziati delle pagine Google.
Cercare di essere individuabili tramite la chiave “gay” è praticamente impossibile perché si tratta di una parola internazionale che compare il una infinità di denominazioni di siti. Lo stesso ragionamento vale anche par la parola “Forum”. La parola “progetto” è italiana e quindi esclude i lettori di lingua non italiana ma nello stesso tempo è una parola decisamente poco usata nei motori di ricerca.
riporto qui il numero di link citati di Google per ogni chiave
gay: 481.000.000
forum gay: 3.700.000 (un post di Progetto Gay sul nuovo forum è oggi al 9° posto)
gay forum: 5.410.000 (un post di Progetto Gay sul nuovo forum è oggi al 5° posto)
progetto gay forum: 63.000
forum progetto gay: 60.500 (al primo posto compare però il vecchio forum Alice, il che più ingenerare confusione)
progetto gay: 389.000 (il nostro blog è fisso al 1° posto)
storie gay: 166.000 (il nostro blog è fisso al primo posto)
in ricerche come “dialogo gay”, “confronto gay”, “discussione gay” siamo ai primissimi posti, ma sono chiavi poco usate.
n.b. il forum non è comunque attualmente indicizzato direttamente nelle prime pagine di Google ma solo tramite riferimenti contenuti nei blog. A oggi il Forum è citato in Google solo 23 volte perché sono indicizzate solo le discussioni e non se singole risposte. Se avete dei post importanti da pubblicare sul forum, pubblicateli come nuove discussioni e date alle discussioni un titolo che contenga la parola gay e che sia adatto ai motori di ricerca usando nei limiti del possibile titoli che corrispondano a chiavi di ricerca molto comuni.
Nei singoli post che pubblicherò sui blog [e contemporaneamente anche sul forum come nuova discussione], aggiungerò sempre un link al Forum con carattere evidenziato perché la visibilità del forum dipenderà ancora per un bel pezzo da quella dei blog.
Riporto qua sotto le possibili denominazioni del forum, pregandovi di darmi una indicazione e di propormi eventuali alternative.
Vi ringrazio anticipatamente.

Opzioni proposte:
FORUM PROGETTO GAY
PROGETTO GAY FORUM
FORUM di PROGETTO GAY


[Potere aggiungere i vostri commenti direttamente sul blog oppure nella specifica discussione di
Forum Progetto Gay ]

INCONTRI GAY

Dedico questo post a Ritter col quale ieri ho trascorso uno splendido pomeriggio. Ritter mi aveva già anticipato che forse sarebbe venuto a Roma sabato 26 gennaio per una manifestazione politica. La sera del 25 era ancora indeciso, aspettava di sentire il suo ragazzo ed era piuttosto ansioso. Poi ha parlato con suo ragazzo e il cielo di Ritter si è rimesso al bello. Mi ha comunicato che sarebbe venuto effettivamente a Roma. Tutta la mattinata sarebbe stato impegnato e anch’io, d’altra parte, lavoro il sabato mattina. Tramite sms ci siamo messi d’accordo sul posto e sull’ora. Al Pantheon alle ore 14.30. Qualche minuto prima ero lì, gli ho detto che ero sul posto e che stavo al portone di bronzo. Un minuto dopo l’ho visto, ci siamo salutati con un abbraccio e gli ho chiesto a che ora doveva ripartire e da dove, mi ha detto alle 18.30 da Rebibbia. Rapido giro del Pantheon (tombe reali, tomba di Raffaello), S. Luigi dei Francesi, Palazzo Madama, Piazza S. Agostino, il ponte sul Tevere, il palazzaccio , Castel S. Angelo, via della Conciliazione e finalmente S. Pietro. Sembrava che ci si conoscesse da sempre, il dialogo era gradevolissimo, mi ha parlato a lungo del suo ragazzo, di come è riuscito a incontrarlo, della felicità che ha provato quando si sono baciati, mi ha parlato delle prospettive di lavoro e del fatto che desidera soprattutto una vita serena. Gli ho parlato di me, delle mie storie, che d’altra parte Ritter già conosceva, abbiamo parlato dei ragazzi del blog e di come in effetti si siano creati rapporti veri di amicizia, del fatto che parlare liberamente della propria vita vera dà una sensazione bellissima di libertà. Ritter mi ha detto che i suoi amici lo hanno accettato senza problemi e, se è possibile, gli vogliono ora bene più di prima. A S. Pietro, per entrare nella basilica bisognava passare al metal detector e ci siamo messi in fila. Gli ho detto scherzando che per la sua storia avrebbe potuto chiedere la benedizione papale, mi ha risposto che non gliela darebbero mai e io gli ho consigliato di omettere qualche piccolo dettaglio. Dentro abbiamo visitato la basilica e il tesoro. Ritornava una riflessione: in nome di che cosa l’omosessualità è considerata contro natura? Ritter mi dice: quando ho baciato il mio ragazzo non ho pensato affatto che fosse contro natura, era una cosa bellissima. Usciti dalla basilica siamo andati alla metropolitana perché Ritter aveva fame e non aveva mangiato. Siamo scesi a Termini e abbiamo preso un panino in un bar della stazione, quindi siamo andati a Santa Maria Maggiore e poi, con una lunga scarpinata a passo veloce, dato che il tempo della partenza si avvicinava siamo arrivati a S. Giovanni che Ritter non aveva mai visto. Usciti dalla basilica di corsa alla metropolitana, cambio di metro a Termini e corsa fino a Rebibbia nella Metro B. A Rebibbia siamo arrivati con qualche minuto di anticipo, siamo andati a prenderci un caffè e poi abbiamo camminato un po’ in attesa dell’orario della partenza perché gli amici di Ritter erano un po’ in ritardo. Abbiamo parlato di Porgetto Gay, di come lui è arrivato a Progetto Gay cercando “come scoprire un gay all’università”, del primo post che ha letto “A caccia di gay all’università”, che è uno dei più gettonati ancora oggi. Mi ha detto che sul brog ha trovato la possibilità, per la prima volta, di capire che cosa potevano provare altri ragazzi che si trovavano nelle sue stesse condizioni, ha detto che era una cosa importante, già anche solo fermandosi alla lettura, ma poi ha preso il coraggio a due mani e ha cominciato a scrivere e adesso si sente quasi stupito della strada che ha fatto e di come le sue prospettive si siamo modificate o, meglio, si siano chiarite. Mentre prima, anche se di fatto provava le stesse sensazioni, non le interpretava in chiave gay, adesso, dice, è come se fosse caduto il velo di Maia. Gli ho detto che ero molto felice di averlo incontrato e lui, timidamente, mi ha stretto il braccio sinistro. Quando sono arrivati i suoi amici ci siamo salutati con un abbraccio e sono tornato a casa. Ero felice di aver trascorso un pomeriggio meraviglioso. Poco dopo il rientro a casa mi è arrivato un sms di Ritter che mi diceva che era stato contento del pomeriggio passato con me. Gli ho risposto subito con entusiasmo. Onestamente, non avrei mai pensato che partendo dai blog di Progetto Gay si potesse arrivare e conoscere personalmente dei ragazzi gay e che ragazzi! Persone di profilo umano altissimo, ragazzi di una serietà e di una schiettezza totali, ragazzi ai quali non si può non voler bene nel senso più profondo del termine. Quando sono ritornato a casa sono stato in chat con Fabiomatteo e gli ho detto che con Ritter avevamo detto cose bellissime di lui, gli ho raccontato dell’incontro e lui mi ha detto di scrivere un post “parlaci di queste cose belle che ci fanno bene a tutti e ci uniscono!” Fabiomatteo è sempre speciale… e mi incoraggia. Ecco il mio post l’ho scritto. Vorrei che restasse come una testimonianza che Sabato 26 Gennaio 2008 ho vissuto un pomeriggio meraviglioso con Ritter, una persona che mi è molto cara e alla cui felicità tengo moltissimo. Ragazzi! Avere amici così è bellissimo, ci si rende conto che non si è soli al mondo e che essere gay è una cosa di alto profilo, di una moralità assoluta, e che con gli amici gay si sta bene perché ti capiscono a un altro livello. Quando conosci ragazzi come Ritter ti senti orgoglioso di essere gay.

CRONACHE DI PROGETTO GAY 8

1) Ringrazio per i loro graditissimi commenti al blog V87, Fabiometteo, Matteo, Nicolas, Caudio, Guidotto, Mario, Aster, Federico, Alessia, Javier, Davidone, Distllato, Just Walter e Patroclo. E do un cordiale benvenuto a Nicolas, Matteo, Alessia, Just Walter e Partoclo. Con i vostri commenti voi rendete Progetto Gay una cosa seria e una cosa viva. E’ solo insieme che si può costruire qualcosa.

2) Il nostro Forum http://progettogay.forumfree.net/ è partito alla grande! Il primo messaggio è stato postato da Aster alle 23.48 del 16 gennaio 2008, Oggi, 28 gennaio, siamo a 200 post, oltre 500 visite, 17 utenti registrati, più di qualcuno non proveniente dal blog, e siamo passati dal posto 64.000 e oltre, fino al posto 9.974 nella classifica dei blog. Ciò che più conta, al di là dei numeri è la qualità e posso dire con orgoglio che i ragazzi che leggono i blog di Progetto Gay e che ne usano il forum sono veramente meravigliosi e difendono questi spazi, che appartengono a loro, per conservarli un ambiente di confronto serio e di discussione, nel pieno rispetto delle regole della privacy e del rispetto reciproco. Questo nostro Forum crescerà, ne sono certo, perché viene curato con amore non solo da me ma tutti i ragazzi che lo usano seriemente. Una preghiera rivolgo a tutti, se doveste ravvisare abusi, segnalatemelo con un MSG privato sul forum o con qualunque altro mezzo e procederò immediatamente. Tenere in ordine il Forum è interesse di tutti.
3) Auguro a Loki di poter trovare al più presto un nuovo lavoro e, da quanto ci siamo detti, le speranze sembrano piuttosto concrete. In bocca al lupo Loki! Non ti ringrazierò mai abbastanza perché mi fai sentire vivo e importante.
4) Ringrazio nel modo più affettuoso Federico perché lui e il suo Davide sono la dimostrazione vivente che per due ragazzi gay la felicità non è solo un’ipotesi teorica ma può essere una realtà.
5) Ringrazio con affetto grandissimo Ritter col quale ho passato uno splendido pomeriggio sabato scorso, pomeriggio che mi resterà nel cuore come una delle cose più belle che ho vissuto.
6) Ringrazio in modo specialissimo Aster e Fabiomatteo, due ragazzi che sento spesso e che mi danno una spinta positiva per andare avanti e qualche volta anche (e giustamente) qualche affettuosa tiratina di orecchie.
 
7) Vi chiedo una collaborazione. Se avete testi che pensate sia utile pubblicare sul Forum e sui blog di Progetto Gay, mandatemeli e li pubblicherò senz’altro. I Blog e il Forum non sono miei ma sono vostri.
 
Grazie Ragazzi, voi siete l’anima di questo progetto e date un senso serio alla mia vita. Vi voglio bene! Un abbraccio.

COPPIE GAY E PRUDENZA

Quelli che, come me un paio di anni fa, non hanno esperienza concreta dei rapporti tra ragazzi gay si possono sognare qualunque cosa e se la sognano come vogliono loro. Io fino a 21 anni sui gay ci lavoravo solo di fantasia, tipo libri, film pure d’arte ma anche film porno e siti per addetti ai lavori. Fin qui credo che capiti a tutti i ragazzi, tutto sommato nessun problema serio, era tutto rinviato. Poi tra i 21 e i 22 anni ho cominciato a conoscere dei ragazzi gay tramite le chat. Adesso, a 23 anni, sono molto perplesso, non ho trovato affatto quello che mi aspettavo, cioè in pratica sesso. Dico subito che i ragazzi erano ragazzi normalissimi, cioè stron… non ne ho trovati, però in certi casi mi sono sentito raggirato o almeno mi sono sentito stupido. Avevo conosciuto in chat un ragazzo di 21 anni, si chiamava Marco, uno bello, alto biondo, molto dolce. L’avevo contattato perché nel profilo c’erano le foto del viso e non solo, niente di porno, per carità, però Marco aveva un bel fisico, nemmeno palestrato, solo bello e in senso molto dolce. Insomma all’inizio è stata dura perché Marco tendeva a sfuggire, restava sul generico, ma non mi sono scoraggiato, da lui non volevo solo sesso, piano piano me ne ero innamorato, se anche lui non avesse voluto fare sesso con me ci sarei stato lo stesso anche se il mio sogno era proprio quello di un contatto totale, sesso compreso. Insomma, siamo stati in chat due mesi, per ore, tutti i giorni. Piano piano ha cominciato a parlare di sé e si è sciolto un po’, io lo stavo a sentire incantato, non mi voleva dire di dov’era. Io invece gli avevo detto che ero di Modena. Io non ho mai insistito troppo, Marco parlava di tutto, la conversazione era tranquilla, di sesso non si parlava quasi mai e quando succedeva erano cose estremamente generiche. Il 15 Aprile dell’anno scorso (2007), era domenica mattina, apro il computer e trovo una sua mail, cosa che non era mai successa prima. La leggo e mi prende il batticuore. Mi dice che pensa di potersi fidare di me, che abita a Reggio Emilia. In treno nemmeno mezz’ora. Mi dice che avrebbe piacere di vedermi e che vedere le mie foto nel profilo non gli basta più e mi dà anche il numero di cellulare. Lo chiamo subito. Lunedì 16 vado a Reggio. Marco è da sballo e con me si scioglie totalmente la cosa mi fa un effetto tale che quando sto seduto vicino a lui ho un’erezione incontenibile. Per fortuna ho un giaccone lungo che mi difende. Marco gioca, scherza, è di una vivacità incredibile, ha occhi bellissimi e quando mi guarda sorride e poi è dolce, è tenero. Io mi sento in imbarazzo tremendo perché lo desidero proprio, glielo vorrei dire in modo diretto, lo vorrei baciare, gli vorrei saltare addosso, lo vorrei almeno accarezzare, però non lo faccio. Lui parla d’altro, divaga, di fronte a qualche domanda più diretta svicola e io non insisto. Nei giorni successivi ci vediamo tutti i pomeriggi, o lui viene a Modena o vado io a Reggio. Con lui sto proprio in paradiso, di sesso nemmeno un cenno. Quando torno a casa mi masturbo pensando a come sarebbe bello avere un po’ di intimità con lui. Questa cosa avevo pensato di dirgliela per cercare di rompere il ghiaccio ma non l’ho fatto per non metterlo in difficoltà. Dopo qualche girono, tramite la stessa chat che usavamo per parlare la notte, mi arriva una chiamata di un certo Enzo, vado al profilo, uno superpalestrato, molto fico, ma il classico tipo che non mi interessa. Scambio due parole con lui, poi lo risento anche l’indomani, mi si appiccica, secondo me ha in mente delle idee precise. Io lo voglio scaricare e gli dico che ho già un ragazzo che ho conosciuto in chat e gliene dico un gran bene, nella conversazione mi chiede chi è e io glielo dico, cioè gli dico il nick. Enzo m’ha chiamato ancora per qualche giorno ma in modo meno insistente, da quel lato mi sentivo tranquillo, ma Marco non mi chiamava più, se lo chiamavo io era distaccato, mi ha detto che non stava bene e per una settimana non ci siamo sentiti, sulla chat non c’era più. Ho messo la sparizione di Marco in relazione col fatto che avevo dato il suo nick a Enzo e mi è preso il panico. Gli ho mandato un sms dicendo che sarei andato comunque da lui a Reggio il giorno appresso e che avevo necessità di parlargli. Credevo che non lo avrei trovato e invece era alla stazione come al solito, gli avrei buttato le braccia al collo ma mi ha congelato e mi ha detto che avevo fatto delle cose che non dovevo fare e che c’era rimasto malissimo. Io non sapevo a che cosa si riferisse e lo guardavo con faccia interrogativa. Poi mi dice: Ma il mio nick a Enzo gliel’hai dato tu? Gli dico di sì. Lui aggiunge: E gli hai raccontato pure tutti i cavoli miei? – non dice nostri ma miei – Gli dico di sì e gli chiedo scusa. Mi attacca un pistolotto sulla riservatezza che non la finisce più, mi dice che l’ho ferito, che l’ho sputtanato e l’ho fatto passare per deficiente. Comincio a pensare di essere alla resa dei conti con Marco. Provo a interromperlo per chiedergli scusa ma non ne vuole sapere. Penso che quel pistolotto sia il congedo finale. Guardo l’orologio e gli dico che devo andare a riprendere il treno perché l’altro è dopo mezzanotte. Mi guarda e mi dice: Dai, parti dopo… Io mi rincuoro un po’. Andiamo in una pizzeria, lo guardo, lui apre le braccia e mi guarda sconsolato come per dire: Ma come posso fare con un cretino come te! E’ stata la più bella serata della mia vita! Niente sesso, erezione sì ma era inevitabile. La cosa meravigliosa era proprio l’intimità. Ho avuto la sensazione nettissima che fossimo una coppia e che avessimo appena superato la nostra prima crisi di coppia. Praticamente dal mese di luglio stiamo insieme in tutti i sensi. Marco pretende attenzioni continue, continue conferme, ha quasi paura di perdermi e la cosa mi fa stare bene. Questo post gliel’ho fatto leggere, perché senza la sua autorizzazione non avrei mai parlato in pubblico della nostra storia. Avevamo letto il blog Storie Gay, poi abbiamo scoperto Progetto Gay, ci siamo fatti coraggio e abbiamo scritto questa storia. Siete simpatici. Ciao.
Marco e Gabriele
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DISAGIO DEI GAY

Lasciatemi dire la mia sul disagio gay. Il disagio gay esiste e non è affatto riducibile alla omofobia ai comportamenti discriminatori o all’ansia del coming out. La situazione di disagio che un gay prova non lo abbandona in nessuna età della vita. Ci si rende conto di essere gay e di non essere accettati, si è rifiutati in famiglia o costretti al silenzio e alla finzione, si è rifiutati in chiesa e costretti all’ipocrisia o a mettere da parte l’idea della religione, si è rifiutati a scuola, dove di tutto si parla meno che di omosessualità e dove l’omofobia assume l’aspetto dell’aiuto ad un ragazzo in difficoltà. Il disagio c’è poi nel coming out o nell’evitare il coming out. Il disagio c’è nel cercare contatti gay, cosa nella realtà della vita quotidiana molto più difficile che nel mondo virtuale di Internet. Poi c’è il disagio che deriva dal rendersi conto che un altro ragazzo gay è un altro mondo e che la comunicazione è difficile. Per quei pochissimi che riescono a creare un rapporto serio con un altro ragazzo le possibili delusioni sono sempre in agguato e anche quando non esistono in atto, il semplice fatto che potrebbero concretizzarsi da un momento all’altro è fonte di insicurezza. Per quelli che vivono una relazione c’è lo scontro con la famiglia, il diffuso rifiuto di fronte alle coppie gay, la difficoltà si sopravvivere in un mondo in cui il pregiudizio è diventato addirittura dogma e fondamento della morale. Poi, quando gli anni passano, quando le forze diminuiscono, quando si comincia a rinunciare e il tramonto si avvicina c’è il disagio della solitudine. Le coppie di anziani gay sono rarissime. La vita affettiva di un anziano gay è completamente negata perché l’anziano gay, che spessissimo ha vissuto solo tutta la vita, è destinato a morire solo. Non ha nessuno su cuoi appoggiarsi, per i parenti, spesso i nipoti, uno zio gay vecchio è solo una preoccupazione, se ha una casa vive o sopravvive lì finché è autonomo, se non ce l’ha è costretto a chiedere l’aiuto dei parenti che, quando va bene, lo tollerano. Quante coppie anziane vedete voi in televisione raccontare le loro storie, e sono trattate con affetto e con rispetto, ma quante coppie gay anziane vedete? E quante coppie gay giovani? Mai nessuna! Naturalmente c’è la mitologia gay che contribuisce a creare disagio illudendo le persone e proiettandole in un mondo irreale. E poi, diciamola tutta: tra i gay esiste una corsa al si salvi chi può, all’individualismo, al non vedere mai oltre il proprio naso e anche i rapporti d’amore, dopo le fasi iniziali di un innamoramento mitico, sono spesso profondamente deludenti nel quotidiano e negli esiti finali. La depressione è la compagna silenziosa di molti gay, più o meno coperta da ideologie varie. Insomma, non lo devo dire a voi… essere gay è difficile e spesso si fa di tutto per credere alla befana e per non aprire gli occhi. Mi rendo conto che questo mio intervento potrà sembrare (e forse lo è) il sintomo tipico della depressione o almeno della delusione, ma vi dico che non è così, vuole essere solo una presa di coscienza della realtà, senza fughe, per evitare la politica dello struzzo che per un gay è quanto mai pericolosa.
E adesso vi propongo un sondaggio. Vi chiedo, secondo il mio solito modo di procedere, non quali ritenete che siano le cause principali del disagio dei gay, ma quali sono nella vostra vita concreta di oggi le cause principali del vostro disagio. Vi ringrazio anticipatamente per la partecipazione.

accettare di essere gay
omofobia e resistenze verso l’omosessualità in famiglia
silenzio obbligato su argomenti attinenti l’omosessualità
rapporto con la religione
sentirsi estranei nell’ambiente della scuola e percepire l’assenza del punto di vista gay
problemi connessi col coming out
difficoltà di trovare contatti con ragazzi gay
difficoltà di comunicazione e incomprensioni con altri ragazzi gay
delusioni nel rapporto affettivo con altri ragazzi gay (falsità, tradimento)
ansie connesse all’incertezza del futuro di una coppia gay già costituita
essere rifiutato dalla famiglia in quanto gay che vive in coppia
comportamenti discriminatori sul lavoro
pettegolezzi, pregiudizi e moralismo
essere considerato oggetto di scherno
solitudine sostanziale in età matura o senile
depressione
inserimento forzato in contesto sociali ove l’omosessualità non è tollerata
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