UNA RELAZIONE GAY COMPLICATA MA AUTENTICA

Caro Project,
ho 37 anni, non sono più un beginner e dopo molte perplessità e molti dubbi sul che cosa fare, dovuti soprattutto al fatto che ho collezionato parecchie delusioni, mi sono deciso, se si può dire così, ad imbarcarmi in una relazione con un ragazzo che adesso ha 35 anni. La relazione è cominciata alla fine del 2020 in piena pandemia.

Tutto è cominciato su un social, come era successo anche le altre volte, ma questa volta mi sono trovato di fronte a un ragazzo che mi piaceva moltissimo e che, cosa strana a dire, mi faceva la corte in un modo molto delicato anche se insistente. Quando dico che mi piaceva moltissimo non intendo dire soltanto che era un bel ragazzo ma anche che la sua parte sessuale mi piaceva molto, perché somigliava moltissimo alla mia, sia anatomicamente, se possiamo dire così, che come risposte fisiologiche. E forse anche per questo tra noi non c’è mai stato imbarazzo sessuale e nemmeno competizione.

Sul piano affettivo le esperienze accumulate in precedenza mi avevano insegnato a temere in particolare alcuni segnali di sostanziale indifferenza affettiva, ma con lui non avevo avvertito alcun segnale di allarme, forse anche perché, dato che mi piaceva molto, avevo abbassato la guardia. Sul piano sessuale era la prima volta che mi sentivo totalmente a mio agio.

Dopo un paio di mesi ero passato dall’essere perplesso all’essere innamorato perso di Ezio (così lo chiamavo anche se non era il suo nome). Pochi giorni dopo quello che allora chiamavo il nostro secondo comple-mese, siamo arrivati al sesso. Non posso negare che i primi giorni ero entusiasta, mi sentivo voluto, apprezzato, e non mi era mai capitato niente di simile prima. Il sesso con Ezio era assolutamente spontaneo, lo era lui e lo ero io, mi sembrava una specie di paradiso terrestre.

Non avevamo segreti fisici uno per l’altro conoscevamo ogni centimetro del corpo dell’altro. Lui è più alto e più forte di me, ma la nostra costituzione fisica è molto simile, stessa tipologia di mani e piedi, stessa forma della testa, stesso colore di capelli, insomma, non so da parte sua, ma da parte mia avere un ragazzo come lui che voleva stare con me mi sembrava un sogno, ed era felice di starci e lo vedevo ogni giorno.

Poi col passare del tempo ha cominciato a propormi forme di sesso, diciamo così, più disinibito, e la cosa mi sembrava un po’ fuori luogo. Mi dicevo: “Ma se sta veramente bene con me, così come sembra, perché andare a cercare cose strane?” Mi sentivo un po’ spiazzato, lui insisteva e insisteva troppo, a qualche richiesta alla fine ho acconsentito, ma altre mi sembravano proprio assurde, mentre lui le vedeva molto coinvolgenti, o meglio, come diceva lui: “eccitanti”.

Qualche volta (è successo di rado ma è successo) mi sono chiesto perché lui insistesse tanto. Avevo avuto l’impressione che, in fondo, a lui di quella particolare pratica sessuale importasse piuttosto poco e che quello che gli interessava veramente era vedermi cedere e, alla fine, dirgli comunque di sì. In qualche modo pensavo che volesse mettere alla prova il potere che aveva su di me attraverso il sesso. Una volta accettata la sua proposta, e messa in pratica magari una sola volta, poi passava al dimenticatoio e arrivava la proposta di qualcosa di diverso.

Francamente ero di nuovo molto perplesso. In teoria pensavo che avrei fatto meglio a dire addio a Ezio e ad andarmene per la mia strada, ma non l’ho fatto perché il nostro rapporto, a parte questa questione relativa al sesso, aveva tutte le caratteristiche di un rapporto vero e importante. Lui parlava con me di tutto e con la massima sincerità e pure io, che non lo avevo mai fatto, ho cominciato a fare esattamente lo stesso con lui. C’era stima reciproca e ci volevamo bene, di questo non ho dubbi. Nel complesso i lati positivi erano di gran lunga più significativi di quelli, diciamo così, problematici.

Un giorno mi propone di fare sesso mentre il telefonino filma la scena. Qui perdo la pazienza e rispondo in modo drastico e allora lui mi dice che vuole che io veda un video che ha registrato mentre stava facendo sesso con un altro ragazzo. Al che perdo la pazienza peggio di prima e cerco di fargli capire che sta passando i limiti del buon senso. Allora smette di insistere e cambia del tutto tono, mi chiede se ho qualcosa da mangiare e un succo di frutta da bere. Io tiro fuori qualcosa dal frigo e parliamo d’altro per una mezz’ora, poi se ne va apparentemente tranquillo.

Non lo sento per una quindicina di giorni e penso che sia sparito definitivamente, ma alla fine si fa risentire, arriva a casa mia in piena notte, mi chiede se mi va, e sa che non gli direi comunque di no. Facciamo sesso in un modo molto tranquillo che mi piace moltissimo, nessuna stranezza ed è veramente coinvolto. Se ne va che è quasi mattina e io sono felice, penso che i nostri problemi siano definitivamente risolti, ma non è così.

Il sabato successivo è di nuovo a casa mia e mi propone di chiamare un amico comune mentre lui nel frattempo avrebbe cercato di eccitarmi e di fare sesso con me. Gli dico chiaramente di no e temo che se ne possa andare per sparire definitivamente, ma non succede così. Non se ne va. Si siede sul bordo del letto mentre io sto su una poltroncina e parliamo. Parliamo seriamente. Il mio rifiuto non ha cambiato nulla.

Parliamo per molto tempo con lunghe pause di silenzio, poi si spoglia, si sdraia sul letto, sopra la coperta, e mi fa cenno con la mano di andarmi a sdraiare accanto a lui. Mi spoglio anche io a vado a stendermi accanto a lui anche io sopra la coperta. Restiamo così per diversi minuti in silenzio, poi mi prende la mano e la strige forte, io rispondo con tutta la forza che ho. Facciamo sesso senza stranezze e, dopo, restiamo nudi sul letto. L’atmosfera è serena, mi giro verso di lui e lui mi sorride, mi sembra un momento assolutamente magico. Resta con me tutta la notte. La mattina della domenica vado a prendere la colazione al bar e la porto a casa, apparecchio in cucina mentre lui è in bagno, quando esce mi sorride e va a sedersi per fare colazione.

Le volte successive che ci vediamo, con me è prudente e non mi fa proposte strane o meglio, se si accorge che non sono disponibile cambia subito discorso, ma non assume atteggiamenti difensivi, non si chiude in se stesso, non fa discorsi rivendicativi, niente di tutto questo, continua a parlare con me con la massima sincerità anche di cose scabrose che possono rischiare di metterlo in cattiva luce, e questo mi colpisce molto. Lo ascolto con la massima attenzione per cercare di capire che cosa si porta veramente dentro e piano piano comincio a rendermi conto della sua storia, di quello che ha passato prima di conoscermi e, se mai fosse possibile, gli voglio bene più di prima.

Le stranezze ci sono ma lui si controlla e a me chiede solo quello che sa che posso dargli, però di me si fida, si rende conto che parlare chiaro non mi ha allontanato da lui ma ha fatto esattamente il contrario. Io ho cercato di venirgli incontro, almeno nei limiti in cui mi è stato possibile, e lui lo ha notato, ha capito che ci ho messo tutta la mia buona volontà e ha cercato di venire lui incontro a me, evitando insistenze e cercando lui di conformarsi al mio modo di vedere le cose.

Certe volte è drastico e mi dice delle cose tremende che hanno comunque un nucleo di verità. Si tratta di discorsi che in genere si fanno al momento della resa dei conti finale, lui quei discorsi me li fa ma non ne segue nessuna resa dei conti, e mi dice anche una cosa che io non avrei mai immaginato e cioè che si sente gratificato quando fa sesso con me perché non gli dico mai di no in modo radicale e aggiunge che certe cose le dico a parole ma certe altre gliele faccio capire attraverso il sesso, perché non avrei il coraggio di dirgliele a parole. In pratica penso che si riferisca al fatto che mi vede coinvolto molto più di quanto dico di esserlo.

Noi non siamo dipendenti uno dall’altro, lui ha la sua vita, che io rispetto, ci vediamo tutto sommato abbastanza poco, più o meno una volta ogni dieci o quindici giorni, ma adesso, quando ci vediamo passiamo veramente delle ore bellissime insieme e non solo di sesso, prima non accadeva, e i momenti di scontro (non distruttivo) erano frequenti. Il nostro è uno strano rapporto ma penso sia un rapporto importante per entrambi. Vorrei che lui fosse sereno, che trovasse una serenità vera e profonda. Non sono io che potrò dargliela ma posso almeno cercare di creare un clima favorevole, perché gli voglio bene e lui ha dato un senso (un senso complicato ma autentico) alla mia vita.

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